ROBERTO SALVETTI - Intrattenimento musicale - Arti figurative

IL CANTANTE E COMPOSITORE

Nel vasto panorama musicale fatto di nomi più o meno famosi, Roberto Salvetti merita di essere maggiormente conosciuto, se non altro per la perseveranza con cui ha portato avanti il suo sogno di trasformare una passione in lavoro, riuscendo pienamente nell'intento.

Roberto intraprende l'attività musicale alla fine degli anni '90 con le prime incoraggianti esibizioni: l'immediato riscontro del pubblico lo spinge a partecipare ad alcuni concorsi canori sparsi un po' in tutta la Lombardia, ottenendo consensi e riconoscimenti che lo convincono a continuare. Dopo aver fatto un paio di anni di esperienza animando come presenza fissa il “karaoke” in un prestigioso "Cocktail Bar" sul Lago d'Iseo, trova un ingaggio sostituendo la seconda voce in un duo musicale. In questo modo si mette alla prova affrontando un'intera stagione nei villaggi vacanze sul Lago di Garda. Il sodalizio prosegue per tre anni fino a quando per motivi familiari è costretto ad abbandonare momentaneamente la musica. Convinto da alcuni amici e invitato come ospite ad alcuni eventi in piazza in veste di imitatore di Adriano Celentano (un cavallo di battaglia col quale si è distinto da sempre), Salvetti si decide a fare il grande passo e acquista la sua prima attrezzatura musicale da Pianobar per riavviare l'attività musicale -questa volta come solista- con un bagaglio personale di cover italiane e internazionali a 360 gradi. Dal 2006 riparte proprio da quegli amati villaggi estivi sul Lago di Garda, per poi ampliare la sua vasta offerta musicale anche all'intrattenimento nei matrimoni, nei veglioni di Capodanno e in qualche sagra di paese. Arrivano quindi anche le sue prime esperienze televisive, dove si esibisce in alcune TV locali che lo invitano nei panni del "Molleggiato" a deliziare quel pubblico amante della musica più popolare.

Nel 2007 esaudisce per la prima volta il desiderio di entrare in uno studio di registrazione: realizza il suo primo Cd di cover che però preferisce non pubblicare, considerandolo come una sorta di "esperimento". Si iscrive però alla SIAE con la qualifica di “autore-compositore” e inizia a comporre i suoi primi brani inediti. Finalmente, nel 2012 produce e pubblica il suo primo Cd ufficiale intitolato “Roberto Salvetti...vuol fare l'artista”. Benchè realizzato con pochi mezzi a disposizione (basi musicali preregistrate, alcune da lui stesso riarrangiate e remixate), il disco cerca di mantenere un buon livello tecnico e musicale: Salvetti, pur non sforzandosi di nascondere una timbrica vocale simile a quella di Celentano, cerca comunque di prendere le distanze da quel clichè, relegando un paio di sue cover giusto alla fine dell'album e, piuttosto, riscoprendo brani del passato famosi (come “Grande grande grande”) o meno conosciuti da rivalutare (da citare “Gianni il barista” di Guido Lamberti conosciuto come Ugolino, “L'ideale” dal repertorio de "I Beans" o “Un airone” del grande Gianni Bella) evitando la cover di facile presa, formula adottata e abusata da molti artisti in quegli ultimi anni.

Pur confortato dal discreto riscontro ottenuto in Spagna con la sua "Un arbol de 30 pisos" (versione in lingua de "Un albero di 30 piani") distribuita in streaming digitale, Roberto decide di mettere momentaneamente da parte il repertorio di Celentano incidendo un'ultima sua cover, ancora in spagnolo: "Se oculta el sol" (Si è spento il sole), per l'occasione riarrangiata in un accattivante versione "hip-hop". Il Cd-single, pubblicato in versione digitale nel maggio 2013, contiene anche una personale rivisitazione di "Darling pretty" tratta dal repertorio di Mark Knopfler ex-Dire Straits.
Nell'agosto 2014, con il nome d'arte di Robert O. Ward, pubblica un EP con alcuni brani strumentali intitolato "Soundtracks" distribuito solo su piattaforme digitali. Il disco verrà ritirato dopo alcuni anni per poi riapparire in una nuova versione dal titolo "New experiments", che l'artista pubblica con il suo vero nome.
Tra un ricevimento matrimoniale e uno spettacolo in sagra, sempre nel 2014 viene chiamato a portare il suo "Celentano Tribute" in Austria: un grande successo che ha replicato anche negli anni successivi (sebbene -non avendo una sua band- si esibisca da solo con basi musicali e chitarra) e che gli ha procurato una lunga serie di concerti, con numerosi appuntamenti in piazze, località di villeggiatura e locali. Torna a comporre canzoni nel 2018, quando viene invitato al "1° Festival della Canzone Camuna" a Boario Terme in Valcamonica: per l'occasione porta in gara un suo brano inedito: "Il Re della Montagna", con il quale ottiene il 4° posto finale. Presenzia come ospite ad alcune trasmissioni televisive su tv locali come Brescia Punto TV, SuperTV, RTB Retebrescia, Antenna 3 Lombardia. Dal 2022 riprende a lavorare su nuovi brani: pubblica i singoli "I make believe" (la versione originale americana di "Viola") e l'inedito "The bet of life". Con il nome d'arte Sal Vetty pubblica invece alcuni brani di musica elettronica e strumentale. Il tutto, consapevolmente e orgogliosamente in totale controtendenza con la musica -specie quella italiana- in voga ai giorni d'oggi.


IL DISEGNATORE

Autodidatta, Roberto Salvetti muove i primi passi pubblicando a 18 anni alcuni ritratti a matita e qualche caricatura sul glorioso e indimenticato settimanale "IL MONELLO". Nello stesso periodo collabora con alcuni lavori all'iniziativa editoriale collettiva "GREEN", un "Temporary-Magazine" diffuso solo per corrispondenza, la cui vita dura soltanto un paio di anni. A 19 anni è tra i concorrenti del "Convegno Internazionale del Fumetto e del Fantastico" di Prato, con la storia a fumetti "VIVA LA TV". Poco dopo inizia la sua collaborazione al quindicinale "GIORNALE DELLA VALCAMONICA", che gli offre uno spazio fisso sul quale presentare le sue "annotazioni grafiche" su personaggi dello spettacolo, del cinema e dello sport. In seguito a questa collaborazione il giornalista Giannino Botticchio (che aveva lavorato a quel periodico) si ricorda di lui nel momento in cui decide di fondare una rivista autonoma: "VALLECAMONICA NUOVA";  assieme ad altri validi collaboratori lo invita quindi a partecipare alla nuova avventura editoriale. Il suo contributo al periodico durerà per circa un anno, inizialmente disegnando alcune "strisce" di satira politica e attualità (su testi dello stesso Botticchio) per poi occupare uno spazio tutto suo con storie inedite di personaggi da lui ideati come Johnny Spavaldo il miliardario con l'eterna paura di essere rapito, Rodolfo Ralfolo il cowboy italiano, Gigi Ginger il cameriere con la pipa in bocca e tanti altri. In particolare sono apprezzate le storie del cowboy che si ritrova catapultato in Vallecamonica a fronteggiare rapinatori sul treno locale... o addirittura a gareggiare nella corsa automobilistica locale.

Chiamato al servizio militare, Salvetti è costretto ad interrompere l'esperienza con Botticchio ed il suo giornale; approfitta quindi dei momenti liberi durante la "naja" e si mette a disegnare ritratti per i commilitoni su un piccolo tavolino della caserma. La tecnica del ritratto la approfondisce con il passar degli anni, senza più abbandonarla. Una volta congedato ricomincia a destreggiarsi (o meglio: a sinistreggiarsi, dato che è mancino!) con il fumetto, disegnando brevi storie per il Fan Club di Adriano Celentano "Il Celebre". Grazie ad esso conosce anche alcuni cantanti famosi all'epoca del Clan del "Molleggiato" (come Pio Trebbi, Lorenzo Pilat e Gino Santercole) alcuni dei quali gli commissionano caricature e strisce a fumetti per un CD. Sul finire degli anni 90, Roberto cerca di farsi conoscere esponendo i suoi ritratti migliori in alcune Mostre Collettive presso alcune Gallerie d'Arte locali ma comprende ben presto che quello delle Mostre e dei concorsi di Pittura -retaggio esclusivo per pittori di paesaggi e soggetti di ben altra materia e dove più che spesso viene richiesto un contributo in denaro per prendervi parte- non è un terreno a lui congeniale per cui decide di defilarsi dall'ambiente.

Ma è proprio in quel periodo che Giannino Botticchio dopo tanti anni lo richiama con sè per dare vita ad un suo nuovo progetto: partendo da una sua sceneggiatura commissiona a Roberto ben 128 tavole a fumetti sulla vita del Beato Innocenzo da Berzo. Un banco di prova molto impegnativo da cui non si tira certo indietro: anche se già occupato in tutt'altro tipo di lavoro, dedica ai disegni le ore serali. Nasce così il libro a fumetti "El Fratasì de Bers" che, pubblicato a fine 2001, ottiene un grande successo in ambito locale arrivando persino a diventare, più tardi, un cortometraggio animato.

La carriera artistica di Salvetti subisce una battuta d'arresto di qualche anno poichè l'attività da poco intrapresa come cantante-intrattenitore musicale gli sta dando maggiori gratificazioni nell'immediato. Ad ogni modo cerca di tenere attive le sue matite, seppure sporadicamente, realizzando qualche ritratto su richiesta o, privatum gaudium amat, qualche vignetta umoristica imitando lo stile del suo idolo Benito Jacovitti. Si dedica anche alla creazione di biglietti augurali in stile umoristico da vendere al pubblico durante i Mercatini di Natale. Ma il mercato dei cartoncini augurali è oramai in forte declino, soppiantato dagli auguri via email, MMS e Social, così Roberto si sente spiazzato per aver avuto una potenziale bella idea ma purtroppo fuori tempo massimo. Durante questi mercatini però si imbatte in Gianni Boschetti (allora vice-direttore dello Jacovitti Club) il quale rimane positivamente impressionato da questi disegni che gli suggeriscono una familiarità con quelli del Maestro di Termoli; Boschetti, poco prima della sua prematura scomparsa, esorta Salvetti a non cedere di fronte alle delusioni e anzi, di continuare a concretizzare le sue idee provando se possibile a pubblicare qualcosa.

Riprese quindi tra le mani le sue matite e i suoi pennini, si rimette di buona lena al lavoro, perfezionandosi nel ritratto e continuando il suo studio sulla non facile tecnica del fumetto. La tecnologia gli viene in aiuto con i vari video tutorial su internet da cui attinge a piene mani per velocizzare l'apprendimento di trucchi e materiali da utilizzare. Locandine e fumetti quindi, gli sono commissionate da Giacomo Celentano (figlio di Adriano) e -ancora- Pio Trebbi (ex Clan) che per un certo periodo fanno coppia fissa con una serie di concerti in giro per la riviera romagnola. Sempre per Pio illustra la divertente storia "SOGNO SANTARCANGELO", dove tra i protagonisti del fumetto compare anche il poeta Tonino Guerra.

Dal 2012 collabora con la Festina Lente Edizioni, per la quale cura le illustrazioni del libro "Cercasi uomo... libero possibilmente" della scrittrice Nuccia Isgrò. Con lo stesso Editore pubblica nel 2013 il suo lavoro a fumetti "Malegno-Ossimo-Borno, le origini di una cronoscalata leggendaria", dove racconta i primi 20 anni di una popolarissima gara automobilistica bresciana. Il libro ottiene un buon successo, tant'è che a furor di popolo ne viene realizzato un secondo capitolo -pubblicato nel 2016- uscito per i 50 anni della competizione: un totale di circa 200 tavole illustrate "all'antica", ancora con pennini e inchiostro di china: niente computer, se non per il lettering e l'impaginazione finale.

Nello stesso anno viene presentato dalla Festina Lente il libro (di Autori vari) "Ricordi di viaggio", raccolta di aneddoti, racconti e disegni umoristici, tra cui alcune illustrazioni dello stesso Salvetti che per l'occasione riceve il riconoscimento come 2° classificato al concorso riservato agli Autori selezionati per la pubblicazione.

Nel 2014 pubblica un progetto condiviso con l'Associazione Gastronomica Nonna Farina: "Il Cucinaccio - Ricettario umoristico per cucinare in allegria", un divertente libro con tantissime ricette e numerose illustrazioni. Sempre nel 2014 realizza alcune illustrazioni al libro per bambini "La bottega delle filastrocche" di Carla Baroni.

Per circa un paio di anni collabora con il web-magazine "QuiBrescia" disegnando periodicamente alcune vignette umoristiche di attualità.

Attualmente Roberto è sempre impegnato sia nel ritratto che nella promozione degli "ACEO" (Art Card, Editions and Original), una forma di arte "in miniatura" che sta pian piano avendo successo in tutto il mondo ma è ancora pressochè sconosciuta in Italia.